L’Alfa Romeo Giulia Nuova Super alla Fiera di vallo della Lucania

Questa Giulia Nuova Super l’abbiamo vista esposta alla Fiera di Vallo della Lucania nel 2017.

Eravamo agli inizi di una tendenza che sempre più spesso avrebbe giustificato la presenza nelle fiere (di ogni ordine e grado) di automobili che in altri tempi avrebbero preso la sola strada del rottamaggio. Questo genere di veicoli, se esposti, riscontrano sempre un notevole interesse da parte del pubblico, ma non trovano sistematicamente una condivisione del prezzo proposto dall’esuberante venditore di turno. In effetti, questi “oggetti” sono una rarità se si pensa al tempo impiegato dagli agenti atmosferici per realizzarli (cerchiamo di vederla così). In queste circostanze, anche se ci volessero fare un regalo (a zero euro), è sempre doveroso fare un’opportuna valutazione prima di portare a casa una realizzazione del genere.

C’è anche da dire che l’interesse manifestato dagli appassionati è più emozionale che sostanziale, un interesse estemporaneo. Diverso è l’interesse che manifestano gli addetti ai lavori, non per un eventuale acquisto (vale per gli operatori seri !!!), ma per una analisi della resistenza (quella dimostrata negli anni) del prodotto automobile, definendone, quindi, i limiti e i punti deboli, un laboratorio sperimentale che ipotizza una soluzione ai diversi problemi di cui il veicolo è afflitto.

Ad onore del vero questa Giulia era esposta in un angolo della Fiera, quando, invece, oggi l’avrebbero portata fino al centro della scena.

Non è chiaro se si tratta di una 1.300 cc (tipo 115.09S) o di una 1.600 cc (tipo 105.26S), informazione questa che potrebbe fare la differenza nel valutare un restauro radicale dell’auto. Comunque è targata, sembrerebbe la prima targa, un punto a favore nella valutazione di un eventuale progetto di recupero. Pur essendo ferma (esposta) si nota un esuberante assetto, ben posizionata sulle sue quattro ruote, sembrerebbe quasi che l’aspetto estetico della carrozzeria sia stato appositamente realizzato, come avviene per certe realizzazioni moderne molto discutibili.

La vettura si presenta originale con alcuni elementi della carrozzeria assenti ed altri irrimediabilmente compromessi. Il logo Alfa Romeo riportato sul coperchio del vano bagagli (liscio per la Nuova Super) appartiene ad un periodo di produzione successivo, anche se d’origine non era previsto in quella posizione.

Le foto esprimono chiaramente le condizioni degli esterni e degli interni. Un restauro totale (viste le condizioni) è complesso, ma non impossibile. La questione che definisce il futuro di questa Giulia è il prezzo d’acquisto stabilito fondamentalmente dalle condizioni in cui si trova l’auto.

Ma è anche probabile che questa vettura, nel frattempo, sia stata già restaurata e che sia motivo di felicità per qualche appassionato. Ma, numero di targa a parte, se effettivamente è stata restaurata come è possibile riconoscerla, e quindi distinguerla (oggi) da una più “autentica” Giulia Nuova Super, magari conservata e quindi meno appariscente e lucente.

Eugenio Avitabile

Tesseramento

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