La Fiat 508 Lusso del MAUTO ritorna dopo 90 anni sulla Pista del Lingotto, oggi Pista 500
L’attrazione per questa struttura si manifesta già alla fermata della Metrò appunto, chiamata Lingotto. In particolare proprio la gradinata che ci riporta in superficie ci restituisce, gradino dopo gradino, il Lingotto nel suo aspetto maestoso, ma funzionale. La sensazione di qualcosa di importante si moltiplica quando pensiamo che alla sommità, sul tetto, c’è una pista, quella dove venivano scrupolosamente provate TUTTE le automobili costruite lì. Infatti, la passione ci porta nel punto più alto, al Fiat Cafè 500, un accogliente locale dove, fra le altre cose, è possibile gustare una Coca Cola con ghiaccio e limone, mentre immaginiamo di ascoltare il rombo delle neonate Fiat di allora. Questa volta, però, c’è qualcosa di nuovo sulla Pista 500, qualcosa di reale, proprio come già avveniva negli anni trenta. Quella sagoma è vera, è una Fiat 508 (Balilla) 4 marce del 1935 nella versione Lusso due porte. Una di quelle tante Fiat che “sgranchivano neonate” la propria meccanica sulla pista del Lingotto prima di essere inviate nelle tante Commissionarie della Casa Torinese sparse nel mondo. Per questa Balilla targata TO114926 sono trascorsi esattamente novant’anni, dal suo giro di prova. Nonostante gli anni trascorsi, tutto sembra banalmente attuale. A condurre questa 508 lungo i due rettilinei e le due paraboliche del Lingotto è Davide Lorenzone, conservatore del MAUTO di Torino (Museo Nazionale dell’Automobile di Torino). Infatti, l’auto fa parte della collezione del MAUTO, mentre l’iniziativa è condivisa con la Pinacoteca Agnelli della quale fa parte la Pista 500. L’iniziativa denominata “Giri in Pista con la Balilla” vede cinque appuntamenti durante tutto il 2025. Le foto da noi pubblicate rappresentano il notevole spessore dell’iniziativa messa in “pista”. Ma la dimensione reale dell’iniziativa si comprende solo vedendo in movimento questa Balilla o addirittura salendo a bordo durante il giro. Le due paraboliche del Lingotto, solo in questo modo assumono la dinamicità di un tempo. Siamo certi che questa breve iniziativa avrà un seguito con un numero maggiore di appuntamenti, e confidiamo di poter vedere girare sul Lingotto altre vetture prodotte nello stesso stabilimento, perché sarebbe come tornare indietro nel tempo.
Eugenio Avitabile
Si ringrazia Davide Lorenzone del MAUTO di Torino.