La Balilla targata AV1830 e l’Avvocato Francesco Achille Papa di Avellino
Siamo nel 1937 durante una battuta di caccia. Pare che i quattro amici stiano beneficiando di un momento di pausa tanto da concedere la loro attenzione anche al fotografo. In primo piano (il terzo da sinistra) Francesco Achille Papa nato il 23 marzo del 1899 ad Andretta (Av), di professione Avvocato in Avellino, abita in un palazzo signorile in Via due Principati (a poche decine di metri dalla centralissima Piazza Libertà) nelle adiacenze dello “scalone”.
Padre di tre figli maschi: Neri Francesco, Ennio e Sergio [1]. L’abbigliamento indossato dai quattro cacciatori è importante, curato nei dettagli utili e necessari alla caccia. Curiosa la posa adottata nella foto, i primi due a sinistra guardano il fotografo, mentre i restanti due soggetti sono rigorosamente in posa guardando l’orizzonte. L’auto targata AV001830 [2] è una Fiat 508 Balilla [3] tre marce nella versione berlina due porte, presumibilmente dell’Avv.to Papa, vista la disposizione dei soggetti nella foto.
La Balilla è abbastanza provata, viste le tracce di fango presenti sulle ruote e sul resto della carrozzeria. E’difficile stabilire, dall’analisi della foto, se l’auto è dotata della finitura Lusso, ma possiamo dire che è dotata della doppia ruota di scorta, ciascuna alloggiata nei due parafanghi anteriori, un accessorio richiesto da quegli automobilisti che usano l’auto per lunghi tragitti, molto spesso compiuti su strade sterrate.
Il radiatore della Balilla riporta alla base due emblemi, quello a sinistra (secondo il verso di marcia) rappresenta il R.A.C.I. (Regio Automobile Club d’Italia) e con molta probabilità fa riferimento alla sede di Avellino, vista la targa dell’auto. Sotto il faro destro, ancorato sul telaio, il clacson elettromagnetico della Magneti Marelli [4].
Eugenio Avitabile
[1] I tre fratelli Papa diventeranno tutti avvocati.
[2] Della vettura targata AV001830 non riusciamo oggi a risalire al numero di telaio-chassis (prefisso 508 + seriale a sei cifre), mentre con ragionevole certezza possiamo asserire che il motore d’origine era contraddistinto dal numero 108-026494 (prefisso + seriale).
Invece, si ha traccia certa che questa Balilla era in circolazione nel 1950 a servizio del “trasportatore” Domenico Sepe (di Rocco) di Montella (Av). La qualifica di trasportatore evidenziata per il proprietario ci lascia intendere che la vettura fu trasformata da berlina quattro posti a camioncino, un destino comune a molti veicoli che sopravvissero alle requisitorie delle truppe tedesche durante la ritirata che iniziò nel settembre del 1943 per concludersi nell’aprile del 1945 (secondo conflitto mondiale).
Ancora data certa, il 12 aprile 1951, il camioncino (come abbiamo presunto) venne venduto, per 60.000 lire, a Capone Luigi (fu Domenico) di Nusco (Av). L’atto di vendita privato fu sancito a Sant’Angelo dei Lombardi (Av). Da allora non si sa più nulla di questa Balilla che ci fa piacere immaginare dormiente in qualche angolo d’Irpinia.
[3] La Fiat 508 denominata poi Balilla, fu presentata ufficialmente alla 13a Fiera di Milano svoltasi nel 1932 dal 12 al 27 aprile. Pochi giorni prima, il 9 aprile, il Senatore Giovanni Agnelli (nonno dell’Avv.to Gianni Agnelli), presentò la 508 a Mussolini nel parco di Villa Torlonia a Roma.
[4] Sin dalla sua presentazione la Fiat 508 poteva beneficiare di una tromba elettromagnetica con coperchio a conchiglia prodotta dalla Magneti Marelli. Quella che vediamo in fotografia era molto simile al tipo usato dalle moto. Successivamente, nel 1933, la Magneti Marelli rese disponibile, proprio per la Balilla, una serie di clacson dotati di un vistoso elemento trombo conico in metallo.
I limiti della nostra ricerca:
1° ? – Non ci sono notizie sulle identità degli altri tre soggetti presenti nella foto.
Si ringraziano:
Gerardo Aramino di Avellino;
Piero Corvino di Avellino.
Edizione del 28 giugno 2024.