Ciro Pepe di Avellino, foto di gruppo davanti al suo 430 Alfa Romeo

Siamo negli anni cinquanta(a), a fare da sfondo l’autocarro Alfa Romeo 430 [1] della ditta di trasporti “Zi Monaco” di Avellino.

Fra i quattro amici(b) in posa anche Ciro Pepe [2] (il terzo da sinistra) titolare dell’autotrasporti.
Notiamo che l’autocarro è danneggiato nello spigolo anteriore sinistro della cabina.
Una giornata di sole dove a fare da testimonial è l’autocarro del biscione(c).

Eugenio Avitabile

[1] – L’autocarro “430” fu prodotto dall’Alfa Romeo dal 1942 al 1950. Inizialmente la produzione di questo veicolo era orientata all’impiego bellico, successivamente fu largamente usato per esigenze civili.  Equipaggiato con un motore alimentato a gasolio con cilindrata di 5.816 cc era capace di erogare una potenza di 80 CV a 2.000 giri/minuto.  La velocità massima raggiungibile era di 65 km/h e a pieno carico poteva raggiungere il peso complessivo di cinque tonnellate. Il successo nell’impiego civile fu decretato dall’impostazione moderna (per quei tempi) della cabina avanzata e posizionata sul motore, l’indovinata linea esterna della carrozzeria fecero il resto.

[2] – Ciro Pepe nasce ad Avellino il 10 maggio del 1915, la zona era l’inizio della beneventana (oggi il primo tratto di Via Tagliamento quello che ha origine da Piazza Aldo Moro). Il padre Antonino era titolare della Trattoria-Albergo “Zi’ Monaco” operativa ad Avellino in Via Carmine dove c’era il palazzo di famiglia. L’Osteria sarà attiva fino al sisma del 1980, impegno dovuto ad Achille Pepe (fratello di Ciro) e alla moglie. La madre di Ciro, Emilia Di Pierno, era nata nel 1920 a Napoli dove il padre Alberto era maestro di musica. Il caso volle che il padre di Emilia fu fortemente voluto, da un medico loro amico di famiglia, a Duronia in provincia di Campobasso per fare l’impiegato comunale. Nonostante le distanze, tra Avellino e Duronia, Ciro ed Emilia si conobbero perché cugini. Si sposarono ad inizio del 1942. Inizialmente gli sposi andarono a vivere a casa dei genitori di Ciro, ad Avellino in Via Carmine, 9. Nel frattempo Ciro fu arruolato per la guerra, e successivamente fu fatto prigioniero in Africa. Nel 1946 al suo ritorno ad Avellino la piccola famiglia (il primogenito Antonino era nato il 25 novembre de 1942 ad Avellino) andò a vivere autonomamente a Via Sant’Antonio Abate, 29. La vita era ripresa e così il 27 dicembre del 1946 nacque ad Avellino il secondogenito Alberto. La passione per i motori spinse Ciro a prendere la patente (si presume fra il 1933 e il 1935) ad Avellino(*). Questo gli consentì, al rientro dalla prigionia, di iniziare l’attività di autotrasportatore, il padre Antonino gli comprò uno di quei mezzi da trasporto che gli americani avevano portato in Italia durante la liberazione dai tedeschi. Al trascorrere degli anni la famiglia andava completandosi con Italia, Anna, Armando, Caterina e Biagina. Anna e Biagina vivono da molti anni in Canada a Montreal.

(*) In quel periodo (era in vigore il Reggio Decreto n.3179 del 2 dicembre 1928),la patente poteva essere presa a 21 anni, raggiunta la maggiore età. C’erano tre livelli diversi di patente: 1°, 2° e 3°. Con il consenso dei genitori la patente poteva essere presa anche a 18 anni, opportunità che poteva dare accesso solo ai primi due livelli. L’esame della patente mirava fondamentalmente a dimostrare, da parte dell’esaminato, la conoscenza delle parti meccaniche del mezzo e le loro funzioni. Infatti, Ciro Pepe spesso rappresentava ai figli e ai nipoti che “quando lui aveva preso la patente l’ingegnere chiedeva aspetti meccanici del mezzo e il loro funzionamento domande tutte fatte vicino al veicolo”.

I LIMITI della nostra ricerca:
(a) – Non è noto il luogo in cui è stata scattata la foto;
(b) – Non è nota l’identità degli altri componenti del gruppo;
(d) – Non è noto il numero di targa dell’autocarro ma solo la provincia Avellino.

Considerazioni
Non è chiara la motivazione che ha generato la foto, allora scattare una foto non era all’ordine del giorno come avviene oggi. Resta il fatto che il gruppo di amici abbia scelto l’autocarro Alfa Romeo 430 come sfondo.


Pubblicazione del 03 dicembre 2024

Si ringraziano:
Alberto Pepe di Avellino;
Ciro Pepe di Avellino;
Antonio Pepe di Avellino.

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