L’equipaggio Napolillo – Cirillo su Talbot Samba Rallye primi di classe alla XVI Coppa dell’Irpinia
Ad occupare la scena della spettacolare pedana di partenza l’equipaggio avellinese VincENZO Napolillo – Franco Cirillo su Talbot Samba Rallye. Il pilota, il navigatore e la loro auto sono identificati dal numero di gara 39. La piccola vettura francese si colloca nel Gr. N e nella Classe 1400, ma Enzo e Franco non demordono, gareggiano anche per una rilevante posizione nella Classifica Assoluta [3].
Sulla pedana di partenza vediamo anche il prof. Lucio Lanzetta [4] di Avellino, con in mano l’orologio che scandisce i minuti delle partenze, e Tonino Nicodemi [5] con in mano la bandiera che apre la pista ad ogni equipaggio.
E’ la prima edizione della Coppa dell’Irpinia senza il compianto Rolando D’Amore [6]. Il Gentlemen Driver Nicodemi fa parte del Comitato organizzatore del Rally ed ha fatto omaggio, allo stesso Comitato, della pedana di partenza.
La Samba Rallye [7] prodotta dalla Talbot è nella rara livrea rossa e riporta il parasole ufficiale così come adottato dalla Casa Costruttrice. Completa il quadro la targa Avellino della vettura che è stata immatricolata nuova presso la concessionaria ufficiale C.E.M. Cerullo Motori di Avellino [8].
[1] L’evento si svolse in due giorni. Sabato 18 maggio 1985 si svolsero le Verifiche Tecniche e Sportive, mentre il giorno dopo, si svolse la gara.
[2] Allora, ad Avellino, si diceva ancora il “Nuovo Tribunale” per distinguere la nuova struttura dalla sede storica che aveva sede in Piazza Libertà dove oggi c’è il palazzo della Provincia.
[3] Porteranno a termine la gara posizionandosi al 9° posto assoluto e al 1° posto di Classe.
[4] Il prof. Lucio Lanzetta, con il pullover rosso, faceva già parte della Federazione Italiana Cronometristi Sezione di Avellino, successivamente ne diventerà presidente formando molti giovani avellinesi che saranno sempre all’altezza del compito loro assegnato.
[5] Il Dott. Antonio (Tonino Nicodemi) per ora mi limito a dire che ho avuto il privilegio di conoscerlo e frequentarlo presso la sua abitazione di San Potito Ultra (Av);
[6] Rolando D’Amore attivissimo presidente dell’ACI Avellino, scomparso nel 1984. Notevoli le sue iniziative per l’automobilismo locale.
[7] La Samba fu presentata nell’ottobre del 1981, ed era la più piccola della gamma Talbot. Come era già razionale a quel tempo, questa vettura nasceva dalla condivisione della scocca e diversi altri elementi con la contemporanea Peugeot 104 che per blasone e finiture aveva un prezzo di listino più alto. Del resto la Peugeot aveva assorbito da pochi anni la Talbot. Durante questo periodo di enfasi per entrambi i marchi, la Talbot pensò di rinverdire i fasti della Simca 1000 Rallye prima e della piccola Sumbeam poi con la presentazione, nel 1982, della versione Rallye della Samba;
[8] Ad Avellino, la Simca era ufficialmente rappresentata dalla Cerullo Motori, la cui sede storica era in Via Terminio (oggi civici 23/25/27/29/31/33). L’impegno della C.E.M. Cerullo Motori continuò, sempre nella stessa sede, con l’avvento della Talbot (che progressivamente si sostituì al marchio Simca) e poi successivamente anche con l’acquisizione della Talbot da parte della Peugeot. Era il periodo d’oro in cui si vendevano Horizon e Solara fortemente concorrenziali sul mercato italiano, mentre l’imponente Tagora (l’ammiraglia Talbot) era una mosca bianca sulle strade italiane.
Considerazioni
Questa foto esprime l’evento nell’evento, la partenza del XVI Rally dell’Irpinia da una pedana all’ombra del Nuovo tribunale di Avellino. L’immagine nel suo complesso esprime in modo compiuto un’epoca dell’automobilismo irpino, un’epoca non tramontata, ma fondamentale per quello che questa disciplina sportiva è oggi in Irpinia. I colori espressi e l’entusiasmo della gente per i motori non esprimono qualcosa di diverso da quello che accade oggi. E’ vero anche che da diversi anni non abbiamo più il nostro Rally, ma l’emozione che viviamo oggi nell’assistere o nel partecipare ad una gara automobilistica ci riporta a rivivere le stesse emozioni, quelle sensazioni che proprio la Coppa dell’Irpinia ci ha insegnato con educazione a vivere. Questo significa dire che abbiamo delle tradizioni, una nostra cultura motoristica da promuovere, diffondere e difendere.
Anche la piccola Samba della Talbot nella desideratissima (ancora oggi) versione Rallye ci riporta alla storia commerciale della Simca (poi Talbot) nella nostra città, l’impegno della frequentatissima Cerullo Motori in Via Terminio. Ma non solo, perché quando ricordo la validissima Horizon (nata Simca e poi diventata Talbot) non posso fare a meno di ricordare la contemporanea Arna dell’Alfa Romeo, una vettura più moderna e più prestazionale, ma con il peccato originale di una certa stampa che le remava contro.
Pubblicazione del 30 dicembre 2024
Si ringraziano:
Roberto Picariello di Avellino;
Vincenzo (Enzo) Napolillo di Avellino.
I limiti della nostra ricerca: se avete altre utili informazioni utili siamo in ascolto. Grazie.